09 novembre 2006

Cupra a mano (semi) armata

Volevo fare un post demente, delirando su una rinascita del film di genere a Cupra, di un paragone con gli anni di piombo o la Napoli odierna. Ragionando un po non me la sono più sentita, e così di tutto quel panegirico è rimasto solo il titolo, spero apprezziate lo stesso.


L'aggressione di qualche sera fa ai danni di 2 cuprensi (o presunti tali) ha fatto parlare un bel po. Non sono stati resi i nomi degli aggressori e nemmeno quelli degli aggrediti che fortunatamente, s'è scoperto poi, non stanno male come si temeva in un primo tempo e si rimetteranno in una decina di giorni. Come al solito le voci girano e c'è chi la sa più lunga degli altri, o almeno vuole darlo a credere. Mentre i giornali locali parlano un giorno di 2 cuprensi (e il giorno dopo di due sardi) aggrediti da 3 magrebini qualcuno sa nomi e cognomi -o almeno soprannomi- ed esatta provenienza geografica di tutte le persone coinvolte.
Ma al di là della curiosità, magari non legittima ma comprensibile, una cosa sembra evidente a tutti: l'aggressione è da collegare al giro di droga.
Un altra cosa evidente è che le persone coinvolte, pur non essendo autoctoni, a Cupra ci vivono. Facendo un volgare quanto approssimativo resoconto se ne deduce che lo scontro dell'altra sera è stato fra immigrati che sono qui e sono coinvolti nel giro della droga (presumibilmente come spacciatori).

Non è mia intenzione dare addosso agli immigrati in quanto tali, e nemmeno fare il puritano e scandalizzarmi perchè omiodioacuprac'èladroga!

Semplicemente poteva capitare a me di essere presente, a un mio amico, a mio figlio. Magari poteva capitare che le buscassi anch'io "per sbaglio". Questo non mi va giù.
Semplice. non ci vuole molto a capirlo.

Le forze dell'ordine si sono (naturalmente) subito allertate e almeno fino a mezzanotte hanno pattugliato il lungomare.

Le ambulanze non sapevano dove passare.

Ecco, tutta la vicenda al di là dei fatti in se evidenzia diverse cose:

la prima è che non siamo ne abitutati ne pronti a questo genere di cose che invece, ahinoi, capiteranno sempre più spesso.

la seconda è che molte delle infrastrutture che abbiamo non sono a misura d'ambulanza

la terza, e più grave, riguarda una sorta di pudore, di omertà mi verrebbe da dire che ci riguarda tutti, manco abitassimo a scampia.

Ma la cosa che, credo, questo fatto evidenzia di più è che il modello del "volemose bè" è assolutamente inadeguato e non serve. Ha già causato diversi disastri sia "fisici" che morali. perseguire su questa strada sarebbe da idioti. Marcette e processioni lasciano il tempo che trovano. L'educazione è altro.

Chi deve capire ha capito. Spero.

4 commenti:

maratthan ha detto...

finora di manatthan ho visto solo il bronx

Saso Wallace ha detto...

come mai non sono riuscite passate le ambulanze????!!!!!!!!! hanno fatto il sottopasso a villa bugiardini apposta!!!!!! povero Peppe non lo capisce nessuno!!!!!!

Anonimo ha detto...

carissimo,
spero di scriverti un più articolato ed utile intervento, intanto ti dico che mi fai pensare allo estensore di un manifestino che attaccato anonimo diversi mesi fa, per i muri di cupra.
Non credo che il problema sia l'immigrazione.
Gli italiani, in primis, 'impestano il mondo' e intensificano meschinità e traffici illeciti nel mondo intero.
A cupra manca il senso civico, il concetto di bene comune.
I cuprensi non ci sono, non ci sono mai stati forse. Non siamo mica una civiltà! Come hai detto, sembra quasi che manchi il pensiero.
ecc. ecc.

maratthan ha detto...

carissimo anonimo,
mai pensato che il problema sia l'immigrazione, anzi. La questione l'ho citata in cui "ingenuità" (chiamamola così)di qualche uomo e donna di buona volontà ha portato ad avere determinati soggetti. Ma appunto è uno specifico caso, il "chi deve capire ha capito" alla fine c'era proprio per quello.
Rispetto al resto, rimango basito di fronte alle lamentele di tutti e ai fatti di nessuno.

la storia dle manifestino attaccata ai muri non l'ho capita...