19 dicembre 2006

Appunti sparsi dal Mensile Cupra parte 2: il turismo

continua la mia serie di commenti sugli articoli usciti nell'ultimo numero del mensile Cupra e la Val menocchia"


da "Cupra, non solo mare! Garantisce la Pro Loco"
a beh allora....

"Il direttivo Pro Loco composto da 25 membri [risparmio la battuta triviale] in 4 anni di costante impegno ha cercate di incrementare l'accoglienza turistica nel nostro paese"
tipo facendo cosa?

"[...] in realtà il turismo è rimasto lo stesso, piuttosto è cambiato il modo di spostarsi di coloro che viaggiano, i quali, di fronte a costi consistenti, preferiscono ridurre la durata delle proprie vacanze. La loro presenza quindi si percepisce molto meno"
se prima venivano 1000 persone e stavano tutte 1 mese, e adesso ne vengono 1000 e stanno tutte 1 settimana, significa che per 3 settimane le camere che quelle persone occupavano sono vuote, o che -ammettendo che vengano scaglionate - in giro ci sono meno persone. In ogni caso il turismo NON E' rimasto lo stesso.

"[...]Crediamo nell'utilità delle nostre iniziative"
Lo spero, ci mancherebbe pure che facevate tanto per fare...

"[...] ed è fondamentale il coinvolgimento dei cittadini, al fine di valorizzare le bellezze del nostro paese, di cui il mare non è certamente l'unica risorsa"
Mi sembra che i cittadini sia già coinvolti: meno spiaggia libera per chi paga le tasse tutto l'anno per abitare a Cupra, permessi per lavori vari che non tornano poi alla popolazione tradotti in servizi, agevolazioni per l'imprenditoria turistica giovanile uguali a 0, nuove concessioni date ai vecchi proprietari, 8 (dico 8) campeggi che sporcano, inquinano, fanno casino e portano a chi vive e lavora fuori dal campeggio stesso il guadagno di 0 euro. La popolazione è coinvolta si.

15 dicembre 2006

Appunti sparsi dal Mensile Cupra parte 1: l'ecologia

Leggendo l'ultimo numero del mensile Cupra e la Val Menocchia mi sono imbattuto in una serie di dichiarazioni che definire disarmanti è un eufemismo...

da "Bandiera Verde a Cupra"
"[...] abbiamo lodevolmente contribuito alla diffusione delle sensibilità verso le tematiche ambientali e sostenibili. [...] L'amministrazione comunale ha aderito al progetto (Eco-School NdA) con la convinzione della sua efficacia sul piano didattico e per sensibilizzare studenti, famiglie docenti e personale non docente ai problemi relativi all'impatto ambientale dei rifiuti, dell'energia, dell'acqua. [...] Per rendere fruibile il paese da parte dei ragazzi ed ottenere dei percorsi sicuri con presenza di verde [...]"

Le cose sono due: o chi rilascia queste dichiarazioni (il povero giornalista del Mensile non centra nulla) è all'oscuro del significato delle parole ecologia, sviluppo sostenibile, ecc... o ha un fortissimo senso dell'umorismo.

Mentre a Cossignano e a Massignano si sperimentano energie rinnovabili (il solare per la precisione) che non solo inquinano meno, ma dimezzano anche le bollette, a Cupra che facciamo? raccogliamo cartacce. Per carità, nulla di male nel raccogliere cartacce, magari lo facessero tutti, ma penso che ci siano questioni più serie da discutere. Come la cementificazione che impera, come quella discarica/rimessaggio a cielo aperto che una volta era un campetto da basket - tanto per rendere più fruibile e pieno di verde il paese ai ragazzi - come (ma qui ormai non c'è più nulla da discutere) uno dei più bei giardini del paese diventato un bel palazzone, anzi, due bei palazzoni (si, mi riferisco al giardino di villa Bugiardini)...

Però se dicessi che non è stato fatto niente per l'ambiente sarei ingiusto, qualcosa è stato fatto, ed è questo:



L'eco albero di Natale, realizzato con le potature delle piante, non si tagliano alberi (anche se al solito, qualche albero per "abbellire" è stato tagliato) e si riutilizza del materiale che altrimenti andrebbe buttato. Certo, si potrebbe discutere molto sia sul faro da non so quanti watt che sta sotto l'ecoalbero di Natale, e anche del fatto che le potature sono state dorate e poi andranno comunque buttate, come si potrebbe discutere del (appunto) discutibile valore artistico (o anche semplicemente della discutibile estetica) del' ornamento, ma preferiamo soprassedere e pensare che la trovata sia un primo genuino passo verso una coscienza ecologica dei nostri che è ancora in fase embrionale. e speriamo che la gestazione non duri a lungo.

04 dicembre 2006

San Basso: da Nizza a Cupra, solo andata

Facciamo un riassunto.

Cupra Marittima è una ridente località della riviera adriatica, si trova nella regione Marche (in Italia a scanso di equivoci) ed ha poco più di 5000 abitanti, il suo patrono è San Basso, Vescovo di Nizza, Martire della Chiesa, che è festeggiato… e qui cominciano le dolenti note. Lo dico chiaro, Cupra non è un paese normale, la nottata in spiaggia a Ferragosto si fa nella notte tra il 15 e il 16 Agosto e non tra il 14 e il 15 come nel resto del mondo, la scampagnata dopo Pasqua si svolge il martedì e non il Lunedì dell’Angelo e il Patrono… il Patrono viene commemorato 3 volte. Siamo originali noi cuprensi, non c’è che dire.

Una domanda sorge a questo punto: perché?

Le ragioni, ovviamente non le so, difficile seguire fino in fondo le radici di una tradizione, ma posso dare alcuni dati, scopiazzati qua e là.

Secondo il “Martirologo Romano”, San Basso da Nizza è commemorato il 5 Dicembre, data, appunto del suo martirio, incredibile a dirsi oggi è il 4 Dicembre, per cui domani a Cupra è la festa del patrono, ma dirò la verità non mi sembra che interessi a molti. Se si escludono le Messe celebrate secondo l’orario festivo e le scuole chiuse (unica ragione per cui gli studenti sanno quando è la festa di San Basso), questa giornata di commemorazione interessa davvero poca gente. Anche perché la festa di San Basso, quella vera, quella sentita, quella che è patrimonio di tutti i cuprensi, si celebra il giorno del Lunedì dell’Angelo (fosse per questo che le scampagnate si fanno di martedì?), ricordando la traslazione del corpo del Santo dall’antica chiesa di San Basso alla Civita (quella che chiamiamo la Pieve) nella chiesa di Santa Maria in Castello, nel vecchio borgo Marano. La festa è bella, si svolge in primavera, ci sono la processione (ripristinata da qualche anno), la banda, i giochi, la lotteria, il luna park, il concerto di band importanti e famose (un tempo). Tutto torna San Basso è ricordato dalla chiesa in inverno, ma a Cupra, a primavera, è commemorata la traslazione del corpo dalla chiesa, vicino all’antica città romana, al piccolo borgo medievale, che è diventato il nuovo centro dell’antico territorio dei Cuprenses.

Ha senso, però, all’inizio, abbiamo detto che le feste di San Basso a Cupra sono 3,

e infatti c’è la festa estiva di San Basso, che si svolge la domenica intorno al 20 d’Agosto. Verrebbe da pensare a un’abile mossa turistica, e invece no perché anche in questo caso c’è una salda tradizione storica su cui basarsi infatti “La festa del 1 luglio ricordava il ritrovamento del corpo di San Basso a Cupra e lo sforzo dei cuprensi per far rimanere il corpo santo nella loro città, nonostante i tentativi di asportazione di marinai forestieri, nizzardi, veneziani e termolani” (www.cupramarittima.net). La festa è stata ripristinata da pochi anni ed è stata spostata, dal periodo della mietitura alla seconda metà d’agosto, però è caratteristica e ha già due belle tradizioni: la processione solenne e la barca di fuoco.

A questo punto dovrei mettere la storia del Santo ma la potete trovare scritta molto meglio andando qui.

Tra le curiosità che ho trovato per documentarmi, è interessante scoprire che San Basso è anche il patrono di Termoli, e nonostante alcune congruenze sembra che si tratti di due santi distinti, ma ancora più interessante è che il Santo di Termoli è rivendicato anche da Lucera.

Pax et bonum