31 ottobre 2006

Rebus illustrato

un po di distrazione ogni tanto fa bene, e se non avete fatto in tempo a comprare la settimana enigmistica vi proproniamo qualcosa noi per tenervi allenata la mente.



per risolvere il rebus brevemente è utile avere:
un piccola conoscenza sportiva, un'infarinata generale della patristica e una discreta conoscenza di certa cinematografia anni '70. Oltre ovviamente alla fantasia.
buon divertimento
SOLUZIONE: (2+4+10+1+3+6+8)

Rebus illustrato


un po di distrazione ogni tanto fa bene, e se non avete fatto in tempo a comprare la settimana enigmistica vi proproniamo qualcosa noi per tenervi allenata la mente.











per risolvere il rebus brevemente è utile avere:
un piccola conoscenza sportiva, un'infarinata generale della patristica e una discreta conoscenza di certa cinematografia anni '70. Oltre ovviamente alla fantasia.
buon divertimento

28 ottobre 2006

...c'è mimì che fa la cacca...

no words...

21 ottobre 2006

La stampa e Cupra

Guardate un po cos'ho trovato sul quotidiano.it (per trovare la pag dell'articolo "originale" basta cliccare sul titolo....

Povera Villa Bugiardini - Non è liberty, quindi la si distrugga.
di Pier Giorgio Camaioni


La presenza – parziale e sconclusionata, è vero – di tutti gli altri stili architettonici primo ‘900 ( modernista cubista nazionalista tradizionalista costruttivista monumentalista funzionalista ) ai torvi politici e ai raffinati palazzinari di Cupra non basta. Villa Bugiardini sparisca. Non serve. Utilizziamola ancora un po’ come deposito di cantiere e discarica calcinacci, poi, quando i palazzi-cannibali che già la accerchiano e la oscurano saranno ri-finiti, facciamola del tutto sparire in una notte.
La stessa sorte delle pinete che ne ossigenavano i dintorni. O della macchia mediterranea che ha fatto posto all’autostrada ciclopedonale. Come la fine che farebbero le scuole del centro quando il fantasticato “polo scolastico” menocchioso ne liberasse le appetitissime aree fabbricabili (non servirà neanche uno straccio d’accordo-di-programma ). (…)
C’è ancora qualcuno che pensa che Cupra sia bella? Non si poteva mitigare il forsennato oscurantismo edilizio, non muragliare di cemento il paese alto, non scavare impercorribili sottopassi a “T”, non abbattere dignitosi ex consorzi agrari per metterci alveari umani e benzine, non fortificare campi da tennis, non innalzare palazzoni con feritoie e facciate dai ritmi sbagliati e pretenziose balconate-abitabili, costosi come suite a Montecarlo, non piazzare le due caserme-vacanza quasi sulla spiaggia del lungomare nord? (…)
Noi, che venendoci poco credevamo che Cupra (il nome l’aiutava) fosse una pallida eccezione nella tormentosa e inquinata riviera, non possiamo capacitarci. Ma quando sparirà anche Villa Bugiardini (neanche il nome l’aiuta) e, dopo questa, qualche altro gioiello di famiglia, ancor più Cupra si presenterà devastata e sola, come la peggiore periferia di una qualsiasi tristanzuola città d’Elbonia. Amara disillusione. Chiamatela non più Cupra ma CUPA.


venerdì 20 ottobre 2006, ore 15:32

19 ottobre 2006

canne al vento

Non pensate subito a male...
Stavo osservando le canne ai bordi della ferrovia che ondeggiano al vento, e dietro la collina dei pignotti che si erge dietro i tetti. La giornata è nuvolosa e un po' malinconica...
Ecco forse è questo: Cupra è un buon posto per essere malinconici (almeno in inverno)... le case piazzate come una striscia tra il mare, che d'inverno ti sa donare delle bellissime mareggiate, e le colline, coperte di pini, querce e...le mie conoscenze di botanica si fermano qui.
L'ho detto, oggi sono malinconico, e, lungi dal voler essere polemico, mi chiedevo, fino a quando riusciremo a conservare questo splendore che ci circonda? Capiremo mai la fortuna di vivere in questo paesello?
Ok la chiudo qui... a chi stanno simpatici i malinconici?
ciao
Pax et Bonum

16 ottobre 2006

Maratthan: il perchè di un nick

Maratthan, credo che tutti l’abbiano capito, è un gioco di parole tra Marà e Manhattan, il famoso quartiere dei grattacieli a New York. Non è stata una mia idea, me l’ha suggerita un amico, e comunque anche per lui è stata un’ispirazione istantanea. Solo qualche attimo dopo, entrambi entusiasti per la scelta, ci siamo resi conto delle “implicazioni metaforico/ironiche” intrinseche nel nome. E la gioia è stata immensa.
Volli, sempre volli, fortissimamente volli.
Cupra si sta ingrandendo, nuovi palazzi sorgono come funghi qua e là, in campagna come nell’incasato urbano. Nuove etnie vengono ad abitare nel nostro bel paese, facendoci diventare sempre più multietnici, sempre più parte del grande villaggio globale. Quello che successe (appunto) a Manhattan ormai più di un secolo fa sta succedendo (seppur in piccolo) anche da noi. La globalizzazione ci sta lanciando una sfida, noi vogliamo vincerla e raccoglierla. Vogliamo davvero che il nostro comune superi i settemila abitanti, e vogliamo innalzare grattacieli e mastodontici palazzi che svettino imperiosi a celebrazione della grandezza dell’ingegno umano. Vogliamo parcheggi e facilità per tutti di raggiungere il lungomare, vogliamo le palme e marciapiedi belli puliti. Ed una bella area di negozi dove fare shopping. Vogliamo essere un po’ come una piccola New York o Los Angeles. Ci stiamo riuscendo, nonostante le avversità che la leopardiana matrigna ed ostile ogni tanto ci para davanti ci stiamo riuscendo. Bisogna volerlo, volere è potere.
Ecco perché Maratthan, è un augurio al paese. L’augurio che un giorno Cupra diventi come una piccola, piccola, piccola New York, solo col mare più bello.

15 ottobre 2006

P.zza Possenti "All night long"

Ciascuno ha sognato, almeno negli anni giovanili, di assistere a un maxi-concerto dei propri beniamini, concerti evento dove si sta tutti stipati stretti e nel quale è impossibile quasi muoversi. Facendo un excursus rapido potrei citare Woodstock, il Parco Lambro, Rolling Stones, U2 e i concerti del primo Maggio a Roma.

…e Cupra, beh anche Cupra riesce a fare in piccolo la sua dignitosa figura, a rifletterci un attimo c’è da rimanere stupiti dall’assembramento che si può trovare in Piazza Possenti al Concerto di San Basso (unico concerto di musica pop che viene proposto durante l’anno). Certo i beniamini dei giovani, che si esibiscono sul palco, non sono gli U2 o i Rolling Stones, ma i New Trolls o i Ricchi e Poveri, e anche i giovani ormai sono un po’ attempatelli… Però il concerto è bello e le band, visto il folto pubblico si impegnano con il meglio del loro repertorio, e così stando in mezzo al pubblico oltre all’emozione e agli applausi è possibile sentire un ritornello ricorrente: “Quissi, quissi a li tembhi mii”. In questo modo le generazioni si avvicinano ed è bello comunque ascoltare in qualche modo band che hanno fatto la storia della musica italiana.

Uno ci scherza ma il problema è reale, a Cupra manca un posto, degno di questo nome, per ospitare un concerto, una piazza spaziosa (non percorsa da strade), un parco, un campo sportivo (quello ci sarebbe, ma oltre ad essere fuori mano è trattato con la sacralità che si deve a un santo), un luogo insomma dove, e non solo a San Basso, possa svolgersi un concerto o un qualsiasi altro evento (siete mai stati a CuprAmare? Non trovate che anche lì si stia strettini?).

Le idee potrebbero essere molte, io intanto ne metto una: chiudere un pezzo di lungomare (ad esempio l’inizio di Viale Romita) e mettere lì il palco…

Si accettano idee e proposte (il blog esiste proprio per questo) in attesa che tra 20/30 anni anche noi si possa dire durante il concerto di Cremonini o Tiziano Ferro: “Quissi, quissi a li tembhi mii”.

11 ottobre 2006

presentazione



Siamo di Cupra e ce ne facciamo un vanto. E’ un posto stupendo, abbracciato al mare e a due passi dalla collina. Cupra è un paese incantevole, di quelli che pensi “è qui che vorrei crescessero i miei figli”. Tuttavia non è esente da difetti, alcuni anche belli grossi. Forse quello principale (che noi abbiamo notato perlomeno) è la scarsa coscienza politica. Questo blog nasce dalla volontà di alcuni cittadini di creare un gruppo di persone che s’interroga e ragiona civilmente ma pubblicamente su quello che avviene (o non avviene) nel nostro bel paesello. Senza la presunzione di avere in tasca la soluzione ad ogni problematica, e senza nemmeno voler seguire un piano utopistico di “città ideale”, quello che ci preme è dare la possibilità a tutti “gli uomini (e le donne) di buona volontà” che hanno voglia di dire la loro, la possibilità di esprimersi. Crediamo fermamente che dagli incontri (anche i più strani e disparati) nascano delle belle discussioni. E le belle discussioni, spesso, portano a belle idee, ad ottime proposte. E’ l’incontro di tante esperienze, il confronto dei più svariati punti di vista ciò che c’interessa, convinti come siamo che gente capace ed in gamba ce n’è, e che potrebbe dare molto al paese avendo gli adeguati strumenti. Questo quindi è un blog “politico”, ma in senso lato, alcuni di noi sono – diciamo – destrorsi, altri sinistrorsi, 63012 non è ne di destra ne di sinistra, è (o meglio, vuole essere) un posto senza bandiere precostituite. Il nostro unico interesse è la discussione. Possibilmente scevra da ideologismi e da meschinità. A volte la discussione prende i connotati della denuncia sociale, altre volte veste i panni della satira, altre volte ancora è un discorso appassionato e arrabbiato, spesso è semplicemente una battuta detta col sorriso. State tranquilli, questo è ciò che c’interessa, e se arriveremo già ad una ventina di persone che “chiacchierano” regolarmente qui, per noi sarà già una vittoria. Un blog è molto poco alla fine, ma è un inizio.